martedì 27 marzo 2012

Scent of a woman - NSFW

Qualche tempo fa un mio ex (risalente a quando avevo gusti dubbi in fatto di uomini) condivise questo video.
 

Poco dopo ne parlò anche la Littizzetto a "Che tempo che fa", motivo per il quale potreste già conoscere il mirabolante prodotto di cui mi accingo a parlarvi. Ad ogni modo, se ignorate di cosa si tratti, vi illumino. Questo spot pubblicizza una nuova fragranza dal nome allusivo, che lascia molto all'interpretazione, con quel gusto dell'eufemismo che ti lascia un po' perplesso e ti fa domandare se hai capito bene.
Vulva.
Non sto scherzando, questo profumo si chiama Vulva. Ed è assolutamente fedele al nome che porta.


Hai appena acquistato uno di quegli agghiaccianti profumi ai feromoni che ti promettono di cuccare anche se somigli a Gargamella? Stai a piedi. "Vulva" è la nuova frontiera della sensualità.
Come orgogliosamente dichiarato sul sito ufficiale, ovviamente anch'esso di dubbio gusto per altro, i tecnici di Vulva Original dopo anni e anni di studi sono riusciti a conservare la fragranza femminile perfetta e ad intrappolarla in un comodissimo dosatore tascabile. Che poi ti immagino, tu chimico tapino, che avrai sbattuto il cranio sui libri universitari per ore e ore fino a farti lacrimare gli occhi, e ti ritrovi impiegato alla Vulva Original chiuso in laboratorio per anni a tentare di ricreare proprio quell'odore là. Tra l'altro insomma, diciamocelo, decontestualizzato può fare anche un po' schifo.
Ad ogni modo, questo geniale ritrovato della tecnica è stato pensato per gli uomini veri, quelli che non devono chiedere mai, che in ogni momento possono così avere lo spettro di una femmina a portata di narice. Ovviamente è assolutamente indicato e caldamente consigliato anche per le donne. Marilyn metteva due gocce di Chanel n°5 dietro alle orecchie? Che banalità! Usate Vulva Original piuttosto, l'ideale per accalappiare esemplari di maschio che neanche vi sognate.
Se siete interessati a questo imperdibile prodotto dovete solo andare sul sito e consegnare 25 preziosissimi dollari nelle loro tasche. In poco tempo vi vedrete recapitare a casa un pacco assolutamente anonimo, senza alcun tipo di logo, così né il postino né la vecchia dirimpettaia col barboncino sapranno mai chi si nasconde dietro la facciata da uomo rispettabile. Personalmente io vi consiglierei anche un bravo psicologo e un'agenzia matrimoniale, che sarà triste ma è sempre meglio di questo. Però si sa, de gustibus non disputandum est.
Se invece siete dei creativi e tutto questo vi stimola irrimediabilmente le sinapsi, è la vostra occasione. Hanno indetto un concorso tramite il quale cercano "gente creativa che produca un video di VULVA che sia straordinario, folle o molto divertente, e che venga caricato su YouTube.". Accorette numerosi perché in palio ci sono ben 500$ più forniture gratuite del prodotto sufficienti per qualche centiniaio di nasi dall'olfatto sopraffino. Vi basterà raggiungere 250.000 visualizzazioni su YouTube, un'inezia praticamente. E poi, anche a non vincere, vuoi mettere l'orgoglio e l'imperitura gloria dell'aver partecipato a cotanto contest?
A seguire un delizioso esempio di possibile spot, una specie di Red Bull versione porno.


In ultimo vorrei segnalare la delicatezza con la quale hanno inserito le parole chiave per l'indicizzazione (lo so, deformazione professionale). Tutte visibili nei titoli e nell'url delle pagine. Vere finezze.

Be natural!

giovedì 22 marzo 2012

Non sta bene


Mi sono fatta (molto) rossa, quasi fucsia. Non era nei piani ma la mia insostituibile parrucchiera, che si prende cura di me da quando a 3 anni ho chiesto il frisèe, come al solito ha fatto di testa sua, e come al solito ha centrato in pieno il mio mood attuale. Non è vero che "quando una donna cambia capelli vuol dire che ha deciso di cambiare vita". Nel mio caso significherebbe cambiar vita almeno quattro volte l'anno, ipotesi poco plausibile. A volte, però, cambiare capelli significa effettivamente esteriorizzare qualcosa che sta accadendo dentro. Mi sento molto in movimento ultimamente, nella mia vita sono cambiate tantissime cose, ho conosciuto molte persone e intrapreso esperienze. Ancora però vedo il punto di svolta davanti e non alle spalle.
Per la prima volta dopo un sacco di tempo (complici le stimolanti persone che ho la fortuna di avere accanto) sento quell'irrequietezza che deriva dal bisogno di fare, e non solo di sognare. Progetti stanno prendendo corpo nella mente e spero che finalmente sia giunto il momento di metterli in pratica, smettendo di ammirare da fuori chi ha talento e voglia ed energia e iniziando a cercare queste caratteristiche dentro di me.
Voglio iniziare a fare tutta una serie di cose che ho sempre voluto fare e che non ho mai fatto perchè "non sono il tipo", perchè "è eccessivo". Voglio osare. Voglio scardinare quel "Non sta bene" che mi sono messa davanti per tutta la vita e sostituirlo con un semplice "Star bene". Con me stessa, per quello che sono realmente. È tutto ciò che conta.

Be yourself!

mercoledì 7 marzo 2012

Amo il web


Quello che dovete sapere di me è che io faccio uno dei mestieri più geek (e di conseguenza incompresi) del mondo: il web designer.
Ora, per chi di voi fosse profano in materia, il web designer è una specie di muratore del codice. La maggior parte di noi combatte ogni giorno con un'indecorosa quantità di luoghi comuni che il cliente tipo ci affibbia.
Leggenda metropolitana afferma che siamo un branco di gente stramba e follemente esosa sempre pronta a fregare il prossimo. Lavoriamo con il computer, questa specie di scatola magica che svolge autonomamente al nostro posto qualsiasi compito le si richieda, e chiediamo cifre spropositate per un lavoro che "il figlio del mio amico ha 13 anni e me lo fa per 10 Goleador che poi lui sta sempre davanti al pc ed è bravissimo".
Per risultare credibili dobbiamo rispondere a precisi canoni comportamentali ed estetici: essere miopi, vestirci a caso, non avere alcun tipo di vita sociale ed esprimerci con un linguaggio criptato basato sull'utilizzo dei <tag>. Ovviamente essere portatori di tette come la sottoscritta non favorisce minimamente (a prescindere dalla taglia, anche se va da sé che il problema cresce esponenzialmente).
Se ciò di cui sto parlando vi risulta anche solo vagamente familiare, ho trovato il blog che fa per voi.
"Amo il web, non ricambiato" raccoglie tutto il peggio dei dialoghi quotidiani tra chi si occupa di web e le losche figure con cui combatte ogni giorno: clienti, agenzie, parenti incapaci di spiegarsi come ci si guadagna da vivere.
Il creatore del "non progetto", come egli stesso lo definisce, di digitale ne sa parecchio e combatte questa battaglia da diverso tempo. L'essenzialità e il low profile sono la chiave di volta che gli ha permesso, in soli 5 mesi, di ottenere un numero di visite altissimo e in continua crescita, supportato da un nutrito gruppo di seguaci su Facebook e Twitter.
Applicando ad un progetto personale il suo know how professionale, è riuscito a mettere su una creatura tanto semplice quanto efficace.

Buoni motivi per diventarne accaniti fan:
  • se non lavorate nella comunicazione, è un modo fresco e divertente per imparare di più su un mondo dal quale, volenti o nolenti, siete circondati e con il quale avete sicuramente a che fare quantomeno in qualità di utenti
  • se lavorate nella comunicazione, è un modo fresco e divertente per rendervi conto di come, molto spesso, le modalità di impiego del digitale siano malamente stabilite e ancor peggio finanziate da chi il digitale lo conosce solo superficialmente
  • se siete web designer, web editor, programmatori o quant'altro, non risolverà i vostri problemi ma vi aiuterà a sentirvi meno soli. Vi accorgerete che siamo in tantissimi a ricevere quotidianamente mazzate dal web, e ad amarlo comunque incondizionatamente.

Be digital!

lunedì 5 marzo 2012

Combatti il lunedì


Questo post è dedicato a chi è nato negli anni '80. Se siete nati negli anni '80 e a Roma, è anche meglio.
Noi di questa generazione abbiamo un sacco di cose che ci accomunano: l'ansia frequente, l'ipocondria, un certo cinismo, e una marea di ricordi trash che spaziano da "Siamo fatti così" alle Polly Pocket (quelle vere, non quei mostri giganti con cui gioca mia nipote).
Avendo io uno spiccato orgoglio generazionale e soffrendo di un ancor più acuto campanilismo, ogni volta che scopro un romano tra i 20 e i 30 anni che fa cose interessanti vado in brodo di giuggiole. Quindi, se non ne potete più di quei lunedì così tanto lunedì, andate immediatamente su www.zerocalcare.it
Zero Calcare è un fighissimo fumettista che pubblica delle amare, esilaranti strisce ogni primo giorno della settimana. Non vi sembra una prospettiva meravigliosa la risata del lunedì mattina? Aggiungeteci che strabuzzerete gli occhi per la quantità di piccole psicosi nelle quali vi riconoscerete e per la quantità di ricordi che riesumerà dagli oblii della vostra infanzia.
Se siete dei fan della carta stampata tra pochi giorni potrete acquistare online, ad un prezzo ragionevolissimo, la terza ristampa dell'albo "La profezia dell'armadillo", le cui prime due edizioni sono andate letteralmente a ruba.
L'armadillo, è bene che lo sappiate, è il suo amico immaginario. Siccome sono in vena di outing confesso che io, che sono molto meno fantasiosa, ne ho uno da secoli che si chiama molto banalmente Giuseppe.

Be nostalgic!


Tutta la storia la trovate qui!

giovedì 1 marzo 2012

iHate Crew @Dorothy Circus Gallery


Signore e signori, sono orgogliosa di presentarvi il primo post collettivo dell' iHate Crew!
Se ancora non l'avete fatto visitate innanzitutto il nostro sito internet. Aggiungetelo ai segnalibri perché presto (prestissimo) ci troverete lì pronte ad essere odiate.
Detto questo, sabato la Crew ha fatto un'incursione alla Dorothy Circus Gallery, strafiga galleria d'arte specializzata in Pop Surrealismo che si trova nel cuore di Roma, e con la quale ho il piacere di collaborare da qualche tempo. Per la prima volta ci siamo riunite in veste ufficiale, in una cornice d'eccezione che ha uno stile e un mood assolutamente in accordo con il nostro.
Abbiamo girato il nostro primo video che uscirà in questi giorni sui nostri blog. Intanto vi propongo un po' di backstage scattato da Mimo.
Quelle a seguire sono le foto della sottoscritta. Andando sugli altri Hate Blog, qui a fianco, potrete vedere tutta la crew in azione.

Se poi queste foto vi dovessero far venire una comprensibilissima, istantanea voglia di frange, sappiate che le potete trovare qui!

Be haters!